Facile, vero, parlare della Fenice e di come sia bello rinascere dalle proprie ceneri?
Certo che è bello, ma prima bisogna diventare le “proprie ceneri”.
E parliamo di questo, allora.
Come si fa a diventare le proprie ceneri? Si accende un falò e ci si siede sopra? Si aspetta che vada a fuoco la propria casa e si sta là a lasciar fare e, magari, se arrivano i pompieri cacciarli a calci in culo? O ci si lascia morire per diventare compost anche se non proprio cenere?
E in ogni caso descritto, o immaginato, o possibile, quanto conta la volontà e quanto il caso?
(Sì, vabbè, “il caso non esiste”, lo sappiamo, ovvio. Certo, è un principio fondamentale della nuova coscienza emergente… ‘fanculo).
Detto ciò, a parte me stesso – il mio corpicino emaciato, intendo – io non ho più niente da bruciare. Veramente: restano solo stanche ossa, cartilagini e pochi capelli.
Ho bruciato tutto, ogni e
qualsivoglia mia presenza creativa nel mondo. Non scrivo più, se non
post su feisbuk, che non è che sia scrivere. Non faccio più
trattamenti, né capanne sudatorie, né sessioni private e di gruppo
di Bioenergetica, non suono più i tamburi, non scopo più, né,
soprattutto, faccio più l’amore, non lavoro, né produco un
reddito, non viaggio, non sto.
L’unica mia ambizione, ora, è rinascere, perché me lo hanno detto tutti gli archetipi astrologici. “Dopo anni e anni (eddilloammé) di ‘sfide’ (ahahahahah) e distruzione (ahaa eeecco), è arrivato il momento, caro Angelo e scorpione, di rinascere come una giovane fenice. D’altro canto la fenice è anche il tuo simbolo.)”.
Esticazzi.
Veramente: non so più cosa bruciare. A parte me stesso, appunto.
Non è che abbia fatto una gran fatica, c’è da dirlo, perché semplicemente si è dismesso tutto da solo, compresa la casa venduta insperatamente, ma senza trovarne un’altra e cambiandone 6 in 3 anni.
Nel frattempo ho semplicemente perso l’interesse per tutto ciò che prima mi riempiva la vita e l’entusiasmo.
A che pro?
E di mezzo ci si è messo anche il desio mondiale e generale, dove anche quel poco che riuscivo a racimolare ha trovato il muro.
Il niente, se non oggetti e piccoli rimasugli di intelligenza, alcuni neuroni funzionali alla biologia minima.
Cos’altro c’è da bruciare?
Proprio solo la mia vita organica.
Farà da sola o me ne devo occupare direttamente?